giovedì 13 novembre 2008

Una tesi sull'Universo - VIII - Il segreto dei Templari

Questo è il nucleo della tesi che mi costrinse a chiudere il blog:
il lettore è invitato a non prendere quanto troverà scritto come
semplici provocazioni od illazioni, ma come il frutto di anni di
ricerche. Chi è acuto noterà scritto ivi in esposizione chiara quanto
un autore come H.P. Lovecraft nascose al di sotto di metafore, questo
è il vero Necronomicon ed il sunto del medesimo:

" (...)

Sinora ritengasi dimostrato:

Che il Corpo di Dio è Lucifero ( Leggi Fisiche esprimentisi nel
tempo ) e che la Mente di Dio è Dio ( Mnemotecnica Divina o Cosmo ).
Che i Due sono perfettamente intrecciati e che l'Uno non può
sussistere senza la compartecipazione dell'Altro.
Che Dio si occupa della creazione come Lucifero della distruzione, che
l'Uno è quindi il Bene visto da un limitato punto di vista umano,
mentre l'altro è il Male visto ancora da un punto di vista umano
limitato.
Che l'interazione tra i Due dà origine al Movimento il quale è la
sostanza della Realtà.
Che l'Uno è specchio dell'Altro.
Che l'anima è una realtà temporale. Che il corpo è una realtà
spaziale.
Che non l'anima, ma la consapevolezza dell'anima, fu data da Lucifero
all'uomo in quanto, con l'evoluzione e nel corso, appunto, del tempo,
l'uomo acquisì l'autocoscienza.
Che tutti gli animali, eccetto l'uomo, sono dotati di anima, ma non ne
sono consapevoli, conseguentemente la loro incapacità di pensare in
maniera temporale, e la necessità di affidarsi all'istinto. ( Vedasi
in proposito la distinzione aristotelica tra anima vegetativa,
sensitiva, e razionale ).
Che ogni creatura vivente nel cosmo è destinata a prendere aspetto
umano e anche oltre, od a discendere da tale stato.
Che gli Angeli sono anime in uno stato superiore, e che, maggiormente
privati della realtà spaziale, e più avvicinati alle realtà temporali,
essendo privi di libero arbitrio, cadono necessariamente. ( Di qui il
culto gnostico secondo cui non solo i pericoli terreni, ma anche i
pianeti erano realtà maligne, nonchè la visione della Scala di
Giacobbe, i testi alchemici e la distinzione bruniana delle due scale:
gli Angeli non sono altro che le anime che scendono o salgono nella
scala dell'incarnazione )-.
Che la consapevolezza dell'anima è conseguentemente un fenomeno
esclusivamente temporale e quindi di per sé una realtà distruttiva,
che trova opposizione nella realtà del corpo, che, essendo
manifestazione spaziale, e quindi divina, tende invece a preservare se
stesso. Da ciò la realtà distruttiva dell'uomo alla sua radice, ed il
costante bisogno di filosofie, religioni, leggi, etc. per temperarne
la natura di per sè più violenta di quella di ogni altro animale.
Di ciò fa fede che la longevità spetta a chi maggiormente si preoccupa
e prende cura del corpo, mentre chi abbia fatto maggiore affidamento
sull'anima matura come un senso di suicidio ed un bisogno di morte
( casi Michelstaedter, Leopardi, etc. ); inoltre, nelle antiche
civiltà e non solo, il culto dell'anima e della virtù fu coltivato
quasi esclusivamente a fini bellici, mentre nelle confederazioni e più
in generale nelle società pacifiche è maggiormente diffuso il culto
del corpo.
Che la morte deriva in ultimo dalla malattia causata dall'anima sopra
il corpo, la quale, di conseguenza, si comporterebbe sopra lo steso
come un parassita, e infatti, secondo la dottrina della metempsicosi,
distrutto un corpo ne prende un altro ( un corpo posto in ibernazione
è basicalmente un corpo privato con mezzi esterni di fenomenologie
interne, esso è di fatto immortale ).
Che nella necessità e nella possibilità dell'uomo di redimere l'anima
facendole acquisire proprietà positive e non distruttive e negative
dall'interno, e non dall'esterno, consiste la realtà dell'esistenza
umana: che questa realtà è accessibile all'uomo solo attraverso mezzi
sociali adatti alla sua felicità. E che si tratta di una
trasvalutazione, di un movimento verso la trascendenza, e che la
trascendenza è gioia, ed è ricercata da tutte le religioni positive.
Che scendere verso il tempo costituisce la Dannazione, mentre salire
verso lo spazio costituisce la Salvezza.
Che il percorso delle anime nel Cosmo è conseguentemente una marcia
senza sosta dall'alto verso il basso, e dal basso verso l'alto. Questo
nell'ottica in cui non si può arrivare né allo spazio assoluto ( Dio-
in-sé ), né al tempo assoluto ( Satana-in-sé ), e cioé nè a spazio
privo di tempo, né a tempo privo di spazio, perché ciò è impossibile.
E' discutibile invece la possibilità di estinzione dell'anima come
autoprivazione di entrambi i fattori. Tuttavia ciò non è avvicinabile
da un punto di vista semplicemente umano. Questo probabilmente
indicavano gli Gnostici con il percorso dell'anima lungo le vie
planetarie, il cui scopo era raggiungere il Pleroma, ovvero, con ogni
possibilità, l'autodistruzione metafisica.
Scendere verso il tempo implica in ultimo agire nella realtà verso un
maggiore bisogno di movimento ( e infatti vediamo che i microorganismi
o addirittura gli elettroni hanno un maggiore bisogno di movimento
mentre via via che avanziamo verso il regno vegetale, animale, umano e
celeste il movimento diminuisce sempre di più: la necessità di
un'apparente maggiore bisogno di movimento dda parte dell'uomo deriva,
in ultimo, dai bisogni superflui indotti dall'autocoscienza e dal
conflitto della medesima con le altre ); salire verso lo spazio è
esattamente il contrario. Il lettore non si stupisca dell'affidamento
del movimento al regno vegetale: nonostante sia stabile fisicamente in
un luogo, esso partecipa di grande movimento, a cominciare dalle
radici: un ghepardo ha, proporzionalmente, un minore bisogno di
movimento a fini di nutrizione rispetto a una pianta, ciò che conta
non è in questo caso che la direzione del movimento medesimo.
In ultimo, l'estinzione del movimento è l'estinzione del bisogno, e
l'estinzione del bisogno è l'estinzione del desiderio, di cui già
parlò il Buddha Sakyamuni. Esclusività umana è la capacità di
estinzione del desiderio, ma anche del bisogno.
In ultimo, che sebbene i pianeti siano comunque entità partecipi del
tempo, e quindi di Lucifero, e quindi del Male, un'ascesa verso di
essi è comunque preferibile ad una caduta verso i mondi vegetale o
animale o addirittura dei microorganismi. Se non altro secondo criteri
di comodità.
In altri termini, si espletano così le quattro fasi astrologiche del
rapporto dell'uomo con il desiderio per quanto riguarda la storia
occidentale:

Fase 1. o Dottrinale: Si accumulano enormi fascicoli probanti
l'infamia del desiderio e la negatività dell'impulso sessuale come
piacere, si agiscono con grande impegno mezzi terreni di predicazione
( dottrinali ) o di persecuzione ( inquisizione ) allo scopo di sedare
il desiderio. E' il momento in cui, partendo da Agostino d'Ippona per
raggiungere Tommaso d'Aquino, matura la Scolastica.

Fase 2. Gnostica o Baphometica: L'universo è inconsciamente percepito
come il frutto malvagio e bizzarro di una copula omosessuale le cui
parti attiva e passiva vengono lasciate all'immaginazione del lettore.
Di qui l'enorme diffusione dell'omosessualità in una quantità di
Ordini Esoterici. E' la percezione che scandalizzò i sacerdoti
cattolici e causò la Crociata contro gli Albigesi, e la persecuzione
dei Templari. Il Baphometh. Anche l'Islam partecipa di motivi
gnostici, come l'idea secondo la quale non fu Gesù ad essere
crocefisso, ma un sosia.

Fase 3. o dell'Osculum Infame: Le parti vengono confuse, e proprio per
questo si cerca la perdita del principium individuationis ( si veda F.
Nietzsche, La nascita della tragedia, Ed. Laterza ), o della
percezione di spazio e tempo, attraverso mezzi specialmente
orgiastici. L'osculum infame nasce dalla confusione secondo cui,
essendo le parti coincidenti, baciare il sedere di Satana è come
baciare il volto di Dio. L'androgino perfetto. E' la fase che diede
origine ai roghi delle Streghe, e che era presente in nuce già tra i
Templari e gli Albigesi, e che si avvia ad una fase di risoluzione
nella filosofia di Giordano Bruno, che ipotizzò una nuova separazione
secondo etereità, nonché una riforma degli Dèi. Mezzo per arrivare a
ciò era il sacrificio della trascendenza all'immanenza.

Fase 4. o del Feminino Sacro: E' la risoluzione attuale, ossia, stante
l'integrazione dei precedenti due punti come parte della dottrina
della Magia Sessuale, la percezione passiva ( la materia viene
penetrata dal tempo, attorno al quale si riavvolge per rigenerarsi, si
veda in proposito la " Teoria della relatività " ) di Dio come
fenomeno materiale, nell'ottica del panteismo, viene mutuata in quella
di una Dèa, mentre il Demonio, data la sua parte attiva, rimane tale e
quale ma riprende le caratteristiche degli Dèi antichi come Pan o
Cernunnos. Ciò, assieme ad un recupero delle filosofie della doppia
polarità come il Tao, etc. (...) Vedansi la correzioni impartite da
Nietzsche non solo a Schopenhauer, ma anche al Bruno ( Introduzione
della Volontà di Potenza invece della Volontà, del Dionisiaco invece
della riforma degli Dèi, annullamento del criterio di etereità per un
assoluto ritorno alla terra, etc. ) Si torna anche a riconoscere la
validità dei criteri astrologici come punto di raccolta per costruirvi
attorno le analogie alla base del funzionamento dell'universo: " Ciò
che è in alto è come ciò che è in basso ", etc. presenti anche nella
fase 1. laddove però erano state occultate e nascoste.

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