Quella di oggi è stata un'ordinaria giornata di lavoro, allietata soltanto dall'aver portato a termine la lettura del " Delle Frascherie " di Antonio Abati e del " Perceval " di Troyes; il libro dell'Abati è un volumetto di satire alquanto brillanti, in cui capita di imbattersi nella derisione di cose che oggi sono di uso comune ( tanto cambiano i tempi... ) come l'utilizzo del rossetto da parte della donna, oppure il tingersi la barba da parte di un uomo. A parte alcune pesantezze " classicistiche ", il volumetto è godibilissimo e di facile lettura; lo trovate, tra l'altro, gratuitamente, qui:
www.liberliber.it/biblioteca/a/abati/index.htm
Un discorso più complesso merita il il Chretien de Troyes; premesso che conosco già la versione eschenbachiana nonché quella di Wagner, questa è quella che mi ha colpito di meno ( ma fors'anche perché l'ho letta per ultima, e mi sapeva tutto di già visto ), la ho trovata pesante nella narrazione ed eccessivamente dilazionata ( le avventure di messer Galvano, poi, ci stanno come l'amatriciana a colazione ), comunque piacevole da leggere; sul tema non potrei non consigliare lo straordinario film di Terry Gilliam con uno straordinario Robin Williams, una rivisitazione moderna di una favola antica che non mancherà di stupire e commuovere ( ed è presente anche Perceval nelle anonime, e in questo caso terribili, vesti del cavaliere purpureo ); il film si intitola: " La leggenda del Re Pescatore "..
sabato 1 novembre 2008
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