Ho finalmente terminato la lettura de " La dottrina segreta " di Helena Petrovna Blavatsky; sotto un certo punto di vista, è stato come scalare l'Himalaya; la vita è più difficile, infatti, quando sai che, al momento di tornare a casa, c'è un intero e pesante capitolone che ti aspetta.
Per completare la lettura, infatti, ci ho messo più di un anno, ma ne è valsa la pena.
Lo studio del volume, che permette, a mio avviso, la più profonda conoscenza possibile della Teosofia, deve essere assolutamente preceduto dalla sua introduzione, della stessa autrice, dal titolo " Iside svelata " ( il titolo avrebbe dovuto, in realtà, essere un più umile " Il velo di Iside ", ma l'editore ritenne che una presentazione più pomposa avrebbe garantito vendite maggiori ).
Attraverso una quantità di considerazioni che partono dalla Qabalah per arrivare alla mitologia, passando per l'induismo e per la mitologia greca, la Blavatsky riesce brillantemente ad unire in un'unica dottrina le maggiori religioni del mondo, con particolarissima attenzione per le dottrine orientali, viste dal punto di vista più sintetico e, allo stesso tempo, approfondito.
Per fare questo, si affida a dei testi antichi, segreti, e che molti ritengono siano stati inventati da lei stessa, chiamati " Le stanze di Dyzan ".
La trattazione è divisa in due sezioni distinte, la prima intitolata " Cosmogenesi ", e la seconda " Antropogenesi ", e i temi trattati sono veramente tanti, e, potrei dire, tutti quelli che ci incuriosiscono di più, dalla leggenda di Atlantide e Lemuria ( per la Blavatsky una realtà storica ), ai cicli eonici ( molto vicini alla concezione stoica ), dalle origini dell'uomo all'escatologia religiosa.
Certo, alcune sue idee possono risultare bizzarre, come l'evoluzione dell'uomo da entità eterea e asessuata fino all'attuale stato; tuttavia, considerato che l'evoluzione non è stata ancora certamente ed indiscutibilmente provata, perché non considerare che l'uomo potrebbe essersi evoluto dall'astrale dell'universo, e conseguentemente dalla Mente Divina, così come il prodotto di un lavoro si evolve dall'idea dell'uomo?
Rimane, a mio avviso, una concezione che, se non vuole farsi credere assolutamente e dogmaticamente, può sempre essere affiancata alle altre nozioni del bagaglio culturale dell'uomo, a mio avviso con grande profitto.
I temi trattati sono veramente tanti per essere sintetizzati in modo più completo in un post come questo; " La dottrina segreta " rimane, a mio avviso, un testo veramente affascinante e, per chi ha pazienza, una straordinaria lettura.
In ultimo, l'opinione di un autore di rilievo storico come Howard Phillips Lovecraft, il quale sosteneva che gli scritti teosofici, sebbene appartenenti alla " categoria del falso proditorio ", sarebbero in ogni caso degli straordinari strumenti di ispirazione per gli scrittori fantasisti.
venerdì 7 novembre 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento