sabato 1 novembre 2008

Le poesie di Paul Verlaine

Ho recentemente terminato di leggere la raccolta " Oeuvres poètiques complétes " di Paul Verlaine, nell'ed. Bouquins; come commentare l'incommentabile? Tutte le poesie sono straordinarie, ricche di pathos, e non ne mancano molte dalla fortissima carica ironica, in molte di esse si parla dei suoi numerosi amori, o dei suoi sogni, numerose altre, invece, sono, come nella stupenda raccolta " Liturgies intimes ", delle bellissime preghiere ispirate dalla sua conversione alla religione cattolica ( che ebbe luogo in seguito alla sua esperienza carceraria a Mons, a causa della sua seconda aggressione contro Rimbaud, e alla separazione ottenuta dalla moglie, ma che comunque non gli impedì di continuare a condurre una vita disordinata sotto molti punti di vista ), ed altre ancora riguardano temi più generali, che spesso hanno a che fare con eventi della sua vita.
Riporto qui una poesia del principe dei poeti, tratta da " Poèmes saturniens ":

CHANSON D'AUTOMNE

Les sanglots longs
Des violons
De l'automne
Blessent mon coeur
D'une langueur
Monotone.


Tout suffocant
Et bleme, quand
Sonne l'heure,
Je me souviens
Des jours anciens
Et je pleure;


Et je m'en vais
Au vent mauvais
Qui m'emporte
Deca, delà,
Pareil à la
Feuille morte.


Il carro funebre di Verlaine passò sotto la statua della Poesia, la notte successiva, il braccio di essa con cui teneva la lira, si staccò dalla statua e s'infranse al suolo. ( Notizia presa da Wikipedia ).

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