Più passa il tempo, più mi pare che dedicarsi alle attività culturali ( come cimentarsi in traduzioni, ma anche la costruzione di Temi Natale Astrologici, o scrivere poesie, etc. ), non sia, oggi più che mai, che un passatempo, uno spostare dei cubi. Bisognerà pur riconoscere, però, che in questo senso, il clima in cui viviamo è straordinariamente atrofico. Osserviamo per esempio l'intero panorama europeo, chi possiamo definire filosofo, oggi? Men che meno, dunque, un poeta, considerando che questi dovrebbe avere nella filosofia le proprie radici ben stabilite. Potremmo forse guardare ai capisaldi di ieri, in questo senso: l'Inghilterra e la Germania? E le grandi letterature francese o russa? Sono queste le motivazioni che mi fanno credere che la battaglia letteraria per contrastare l'importazione e l'attuazione del modello cinese in occidente sia già fallita, prima ancora di cominciare.
Dov'è la nostra umanità?
martedì 11 novembre 2008
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