Come esposto nell'Albero della Vita, lo scheletro sintetico della Qabbalah costituisce un complesso di 10 sfee, o Sephiroth, congiunte da 22 percorsi, secondo una traiettoria ascendente da Malkuth a Kether, o, che dir si voglia, discendenti al contrario. Essenziale nel percorso cabbalistico è il fatto che, giungendo ad una Sephirah, si dovrebbero avere visioni identiche per chiunque, diversamente significa che si è sbagliato qualcosa; dunque, raggiungendo la Sephirah di Venere, dovremmo vedere campi verdi, pascoli, unicorni, etc. Mentre raggiungendo la Sephirah attribuita a Marte, dovremmo vedere devastazioni rosse, strani guerrieri, etc. Questo fu probabilmente uno dei motivi che indussero Carl Gustav Jung ad ipotizzare un inconscio collettivo.
Altro evento che possiamo notare nel percorso cabbalistico è che esso funziona allo stesso modo della normale immaginazione, ovvero, che possiamo intravedere durante esso ad es. unioni di vari corpi animali, come nel caso, ad es. del pegaso, ma in ogni caso nulla che non sia stato preventivamente percepito, e poi eventualmente riaggiustato e composto; non diversamente, colori e suoni che non siano percepibili attraverso la comune esperienza non rientrano nella Kabbalah.
Guardando le cose dall'esterno, invece, ci accorgiamo che un percorso cabbalistico può essere compiuto esclusivamente dall'uomo, e non dalle altre specie animali, allo stesso modo del riso, o del linguaggio ( nonostante possa esistere una comicità gestuale, d'altronde, non è difficile accorgersi di come sia straordinariamente più facile suscitare il riso attraverso la comunicazione verbale, alla quale il gesto, eventualmente, poterbbe fare da sostegno. )
Pensando invece alla nostra vita quotidiana, ci rendiamo conto di come lo strumento magico che qualunque persona usa abitualmente, tra l'altro anche per suscitare il riso, sia proprio il linguaggio: si parla per convincere una persone delle nostre idee, per passare un esame universitario, per conquistare l'amore di una persona, etc. Insomma, allo scopo di causare mutamenti conformi alla Volontà.
Insomma, tutto lascerebbe evincere una forte associazione tra il percorso evolutivo del linguaggio ed il percorso spirituale che verrà poi sviscerato nella Qabbalah, ovvero, supponiamo che, nel corso dell'evoluzione dell'uomo, la mente sia stata costretta ad accumulare dati mnemonici via via più consistenti rispetto alle sue capacità animali, scindendo una parte di se stessa in una sorta di gigantesco archivio ( ed è proprio l'archivio l'esempio che viene fatto più facilmente nei manuali di psicologia elementare a proposito della memoria ).
Il fatto che questo archivio avesse determinate funzioni di classificazione, per lo più oltre la soglia di conoscenza, avrebbe lasciato intendere la funzione dell'inconscio collettivo, mentre non è da escludere che si tratti esclusivamente della struttura psichica della memoria, accessibile a tutti nel medesimo modo, per così dire ereditaria, e perfettamente funzionante oltre le soglie del preconscio.
Nella Qabbalah, dunque, noi avremmo uno strumento atto ad oltrepassare qusta soglia, ed a raggiungere, al di là dei dati mnemonici, l'aspetto degli archivi che li custodiscono ( in sostanza, sarebbe come arrivare a leggere in un programma di gestione di un database, se mi si passa la similitudine da inesperto in informatica ); in questo senso, non sarebbe dunque un caso che la Magia, con Raimondo Lullo, Pico della Mirandola, o Giordano Bruno, tornasse a presentarsi, assieme con la Qabbalah, attraverso pratiche sempre più sofisticate di mnemotecnica, secondo un percorso intuitivo e probabilmente inverso rispetto ai termini in cui essa venne, in tempi antichi, venne, per così dire, ideata e strutturata.
Ma, ammettendo che così stiano le cose, i poteri del Mago sarebbero straordinariamente limitati, almeno rispetto alla leggenda, consistendo essi in né più né meno che in un sistema di archiviazione delle conoscenze, sia pure di strasaordinaria portata: che cosa, dunque, ha fatto nascere gli stereotipi del Mago della Fantasy che fa cadere i fulmini dal cielo, o dello Stregone da fiaba che induce all'amore? Ma soprattutto, perché caratteristiche di questo tipo compaiono anche negli antichi Grimori?
In realtà, nel secondo caso si tratta di espressioni metaforiche: che il Mago sia in grado di scagliare fulmini significa né più némeno che è in grado di illuminarsi su un certo argomento, o almeno di proporre un'ipotesi coerente, mentre che sappia indurre all'amore può indicare in lui una certa attrattiva, sia essa sviluppata magicamente o meno, in questi casi si tratta sempre di ipotesi straordinariamente possibili. Che poi queste metafore potessero essere utilizzate per ideare storie dall'evidente fascino, nonchè spesso latrici di importanti messaggi simbolici, veniva suggerito dalla natura stessa della Magia.
Inoltre, già nell'antico Egitto si usava spalmare, ad es. una pomata dalle salutari virtù terapeutiche salmodiando un'elaborata formula magica, un po' per potenziare l'effetto placebo ormai scientificamente riconosciuto, un po' ( ammettiamolo! ) per nascondere al paziente la reale natura della Medicina.
Inoltre, potrebbe non essere casuale il fatto che le manifestazioni più naturali e sciamaniche della magia le troviamo spesso nei momenti storici in cui lo sviluppo del linguaggio ( ma anche delle arti, penso in particolare alle grotte di Lascaux ) è in pieno fermento. Ma allora, La Magia Cerimoniale, tolto l'indiscutibile beneficio psicologico e spirituale della preghiera, può essermi utile per vivere meglio ed eventualmente, per portare avanti con successo le mie imprese nella vita? A mio avviso sì, e nello stesso modo, potenziato, in cui lo è il linguaggio.
Supponiamo, ad es., il caso dello studente che voglia passare un esame universitario che abbia come oggetto l'Odissea di Omero: il giorno precedente, nell'ora di Mercurio ( quale altro Dio potrebbe rendere meglio l'astuzia di Odisseo? ), lo studente eseguirà il suo Rituale e traccerà il suo Talismano, traendone, tra gli altri benefici, anche la stimolazione delle aree cerebrali deputate alla cultura della scaltrezza ( e, conseguentemente, a difendersi da essa ), permettendo alle proprioe facoltà linguistiche e di meditazione di venire veicolate e strutturate in una certa, temporanea, direzione.
Naturalmente avrà anche fatto in modo di studiare, in precedenza, approfonditamente l'argomento da trattare durante l'esame.
Ovvio che lo studente che agisse in questo senso per influire sulla mente del professore, compiendo di fatto, almeno a livello ideale, un tentativo di influire sulla libertà di un altro, compirebbe per ciò stesso un atto di Magia Nera all'esclusivo scopo di giustificare la propria pigrizia, e trarre beneficio da essa, rimanendo così destinato al sicuro fallimento.
Tornando allo studente serio del nostro esempio, poco prima che il suo nome venga chiamato all'appello, egli invocherà silenziosamente il favore di Mercurio, eventualmente accarezzando il suo Talismano, vibrando i Nomi Divini deputati al caso, rivestendosi della Forma del Dio, e prendendo il suo posto di esaminando in atteggiamento fortemente meditativo: a questo punto i risultati dovrebbero essere brillanti.
Lascio al lettore l'analisi delle infinite altre possibilità date dal Metodo Magico.
Naturalmente, qui trattiamo di Magia Pratica; la Devozione, che rimane la cosa in assoluto più importante e più opportuna per lo sviluppo spirituale dell'uomo, è un'altra cosa e può comprendere in se stessa la Magia.
Insomma, mi pare di capire che quando i volumi di Magia, parlando del Mago, dicono che egli " può fare tutto, perché è unito all'Uno immortale ", intendano proprio questo: ovvero la somma delle numerose possibilità di conoscenza legate alla mnemotecnica, unite all'apprendimento ed alle funzioni pratiche di essa, permettano davvero all'uomo di essere versato in numerose discipline, nonché di progredire nell'autoconoscenza.
E ciò è dimostrato dalla storia: non è difficile accorgersi di come non solo numerose opere d'arte siano state ispirate dalla cultura magica, tanto per citare alcuni autori, possiamo pensare a W.B. Yeats, H.P. Lovecraft, Fernando Pessoa, o, per i pittori, a Max Hernst, tra i musicisti a Wagner, le fiabe ed i miti, poi, non si contano.....allo stesso modo, la chimica nacque dall'alchimia ( probabilmente malcompresa ), la fisica trova i suoi presupposti odierni già tracciati nei testi religiosi più antichi, nonché nei volumi di celebri occultisti qcome Robert Fludd.
Per riassumere, la struttura psichica a cui si riferisce la Qabbalah sarebbe un'estensione interiore del processo di sviluppo del linguaggio, al quale si attiene una corrispondente evoluzione delle facoltà mnemoniche, in conseguenza di ciò, viasggiare a ritroso nel percorso della memoria può significare un percorso di ritorno alle proprie origini storiche, almeno a livelo intuitivo, nonché alla propria Essenza individuale: possibilità che ha di per sé non solo l'importante funzione di classificazione ottimale delle proprie conoscenze, ma letteralmente strabordante di una quantità di applicazioni pratiche.
In ultimo, occorre sottolineare la coincidenza di questo tipo di struttura con quella del Mondo delle Idee platonico, che, quindi, si richiamerebbe a sua volta alle facoltà mnemoniche, ed il concetto stesso, aristotelico, di sostanza, potrebbe venire individuato in questo senso come quella " coincidenza mnemonica dell'oggetto che ci permette il riconoscimento soggettivo dello stesso ", errore della filosofia fino a Locke, dunque, fu quello di esteriorizzare la sostanza, quello successivo, di negarla.
Ancora un excursus molto rapido sul neoplatonismo: la funzione mnemonica tenderebbe comunque ad incasellare le percezioni ottenute attraverso effetti sgradevoli o gradevoli del percepito sul percipiente, dando per quanto è sgradevole ad es. una sensazione di pericolo, o di fastidio, o di ripugnanza, etc. e lavorando nel contario per le cose piacevoli. Richiamandosi allo stesso sistema, riuscirebbe facile comprendere cosa spinse i neoplatonici a definire il male come " allontanamento da Dio ", così come spiegare le complesse strutture religiose dello Gnosticismo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento