venerdì 7 novembre 2008

Diario dal Ritiro Magico: 04/09/08, Giovedì

" For pure will, unassuaged of purpose, delivered from the lust of result, is every way perfect. "
[ Aiwazz/Crowley, Liber AL vel Legis, I, 44 ]

Ore 8.30-8.45
Preghiera a Ra dal Liber Resh.
Cappuccino con brioche; dimenticato antibiotico.
Ore 8.45-11.00
Al lavoro!
Ore 11.00-12.00
Studiate, con qualche difficoltà, altre 20 battute da Scott Joplin, e ripassate le precedenti. Quasi risolte le difficoltà con la modulazione: spaventose le battute previste per domani, che quindi temo che subiranno una diminuzione.
Ore 12.00-13.30
Preghiera ad Aathor dal Liber Resh.
Letture: Arthur Schopenhauer, Parerga e paralipomena, Ed. Adelphi ( da cui sono tratte le citazioni seguenti ), 35 pg.
A tale proposito, vorrei spendere due parole a proposito di questo filosofo, per dimostrare che, nonostante egli fosse, di fatto, un rappresentante del Vecchio Eone ( esattamente come Samuel Liddell McGregor Mathers, che, comunque, rimane un grande ), intuì e stese con straordinario acume e magnifico dettaglio quelli che sono i princìpi fondamentali delle pratiche magiche, leggiamo assieme: " L'immutabilità del carattere e la necessità delle azioni, che ne deriva, si impone con estrema chiarezza a colui che, in un'occasione qualsiasi, non si è comportato come avrebbe dovuto, in quanto ha mancato di decisione, oppure di fermezza, oppure di coraggio o di altre qualità richieste da quel momento. Ecco che, subito dopo, egli riconosce e deplora sinceramente il suo comportamento sbagliato e pensa: " Se si presentasse di nuovo l'occasione vorrei fare diversamente! " L'occasione si ripresenta, si verifica lo stesso caso: ed ecco egli ripete tutto esattamente allo stesso modo - con suo grande stupore. "
Potremmo definire meglio quella che G.I. Gurdjieff chiama " Meccanicità "? O, se preferite, le funzioni applicate di quel meccanismo censorio, detto Santo Angelo Guardiano, con il quale il mago si sforza di interagire? Ma leggiamo più oltre, laddove il filosofo cita Machiavelli, e il suo " Crizia ", assieme ad Agostino di Ippona: - "Se nel mondo tornassino i medesimi uomini, come tornano i medesimi casi, non passerebbono mai cento anni, che noi non ci trovassimo un'altra volta insieme, a fare le medesime cose, che hora. " [ Sembra tuttavia che ve lo abbia condotto ( a queste riflessioni, NdR ) una reminiscenza di ciò che dice Agostino, De civ. Dei, libro XII, cap. 13 ]. -
Più oltre, Schopenhauer sostiene la realtà della Chiaroveggenza : " Il fato, la eimarmènee degli antichi non è altro, appunto, che la certezza giunta nella coscienza che tutto quello che accade è saldamente collegato dalla catena causale, e perciò si verifica con rigida necessità, sicchè il futuro è già perfettamente stabilito; sicuramente ed esattamente determinato, e in esso non si può cambiare nulla, come nel passato. Solo la conoscenza anticipata del futuro può essere considerata favolosa nei miti fatalistici degli antichi - se qui vogliamo astrarre dalla possibilità della chiaroveggenza magnetica e della seconda vista. "
Ora, possiamo finalmente comprendere cosa si intende per " raggiungimento della Libertà " negli scritti di un Castaneda o di un Gurdjieff, ossia la facoltà di poter decidere in modo realmente personale dei propri atti, e conseguentemente del mondo in cui ci si muove, e di contrastare la Potenza del Destino, che il nostro Tema Natale traccia e dimostra nella sua più intima essenza, per mezzo della nostra Volontà, una volta che essa sia stata chiaramente conosciuta e determinata, giusta l'insegnamento di Gurdjieff: - Ogni uomo ha uno scopo. -
Continuiamo: - Come l'uomo è, così egli è obbligato ad agire: dunque non alle sue azioni singole bensì alla sua essenza e al suo essere ineriscono la colpa e il merito. Perciò il teismo e la responsabilità morale dell'uomo sono inconciliabili; proprio perché la responsabilità ricade sempre sull'autore dell'essere, in quanto in tale autore essa trova il suo baricentro. Inutilmente si è cercato di gettare un ponte tra quelle due cose inconciliabili, mediante il concetto della libertà morale dell'uomo: questo ponte crolla continuamente. L'essere libero dev'essere anche originario. Se la nostra volontà è libera, essa è anche l'essere originario, e viceversa. -
In questo passo, nella sua polemica contro il teismo, che in effetti si avvicina pericolosamente in questa definizione al concetto di panteismo data la reciprocità dell'originario e dell'originato, nonché la straordinaria corrispondenza di essi, confonde dunque l'essere originario del teismo con quello del panteismo ( che potremmo anche chiamare Dio Pan nel nostro sistema occultistico ), ossia l'essere originario trascendente, con quello immanente ( il primo ad accorgersi di questa aporia nel pensiero schopenhaueriano fu Friedrich Wilhelm Nietzsche, che non a caso pose in copertina al suo " La nascita della tragedia ", in cui separando quanto in Schopenhauer si era aggrovigliato, distingueva tra apollineo e dionisiaco, che io, a mia volta, chiamerei rispettivamente culto solare e culto lunare nella storia dell'uomo, il disegno del Prometeo incatenato ), assumendo su questo la natura di quello, mentre invece quest'ultimo si potrebbe al massimo definire lo Ialdebaoth degli Gnostici. In realtà, il Dio Pan è uno degli innumerevoli simboli della liberazione dai ceppi del Prometeo incatenato ( Stato di soggezione a Ialdebaoth ), ovvero da quel meccanismo censorio di cui parlavamo prima, e dall'azione del quale non si è, effettivamente, liberi nello stato naturale, e cioé meccanico ( Gurdjieff parlava, in questo senso, di kundabuffer, ed è effettivamente questo meccanismo che agisce su di noi, piuttosto che noi ad agire su di esso ), dell'uomo, ma che può essere liberato ( Stato di liberazione da Ialdebaoth o raggiungimento dell'Unione con Pan, o Augoeides, etc. ) attraverso gli sforzi di una Volontà erculea, conferendo di fatto la Libertà all'operatore che in quella e su quella Volontà si impone: questa confusione nasce dal fatto che Schopenhauer è ancora un filosofo del Vecchio Eone, come comprenderemo meglio in un successivo scritto, dove verrà fatto il commentario dello Stendardo di questo Ritiro, e verrà chiarito meglio ogni paradosso.
Fin qui Schopenhauer, alle cui argomentazioni un Mago esperto come Anton Szandor Lavey risponde:- When a Satanist commits a wrong, he realizes that it is natural to make a mistake - and if he is truly sorry about what he has done, he will learn from it and take care not to do the same thing again. - ( Anton Szandor Lavey, The Satanic Bible, in PDF. ).
Permettiamo però l'ultima parola nel dibattito a Schopenhauer, secondo la giusta regola dello jus disputandi: - D'altra parte, come ho già indicato, la stessa teoria della necessitazione degli atti della volontà esige che l'esistenza e l'essenza dell'uomo siano esse stesse opera della sua libertà, cioé della sua volontà, che insomma la volontà possieda aseità. -
Qui troviamo un'altra confusione tra il Dio immanente e il Dio trascendente, tipica del Vecchio Eone, e, per inciso, notiamo che in filosofia aseità ( assenza di essere ) non è sinonimo di inesistenza: l'aseità definisce qualcosa che, pur non esistendo, agisce ed interagisce, e quindi, fatualmente ma non onticamente, esiste. In sostanza, la verbosa esposizione di Schopenhauer non è lontana dall'immagine dantesca in cui Dio, nella sua onniscienza messa in rapporto con il Libero Arbitrio dell'uomo, viene paragonato all'occhio che vede una nave muoversi in lontananza, conoscendone benissimo il punto di approdo, e, sebbene sappia che potrebbe deviare dal proprio percorso in qualunque momento, sa, altrettanto bene, che non lo farà ( si nota di sfuggita che, come tutti sanno, il Poema Sommo di Dante costituisce di fatto una delle massime espressioni dell'Eone di Osiride ).
Ore 13.30-13.45
Pranzo a base di triangolini con ricotta e spinaci ( Orazione " Will " eseguita dopo questo piatto! E per di più rammentata in seguito ad una circostanza casuale! Chi è interessato mediti sull'effettività del meccanismo censorio, nonché sull'effettiva potenza di questo breve dialogo, che può essere gestito anche come monologo, una delle vere e proprie teste di ponte della dottrina thelemica ), bistecca ai ferri, grappolo d'uva, caffé caldo con latte.
Ore 13.45-14.40
Letture: Schopenhauer, Parerga e paralipomena, Ed. Adelphi, 5 pg.
AA.VV., La scienza vol.4, Le basi della vita, Ed. La biblioteca di repubblica, 30 pg.
Ore 14.40-15.00 Breve riposo, seguito da sonno rigeneratore.
Ore 15.00-15.10
Esecuzione del RMIP.
Lettura rituale dei " Versi aurei " di Pitagora.
Ore 15.10-19.30
Al lavoro!
Preghiera a Tum dal Liber Resh.
Ore 19.30-20.05
Letture: AA.VV., La scienza vol.4, Le basi della vita, Ed. La biblioteca di Repubblica, 10 pg.
Ore 20.05-20.40
Preghiera " Will " ( recitata anche la sera, questa volta è andata bene! )
Cena a base di triangolini con ricotta e spinaci, pomodori butalin, branzino ( che ho trovato particolarmente buono: morbido e saporito ) cotto al forno con patate, patate al forno, grappolo d'uva e caffé caldo con latte.
Ore 20.40-21.25
Letture: W.B. Yeats, Fiabe irlandesi, Ed. Fabbri, 40 pg.
Ore 21.25-21.37
Entrato involontariamente in Gnosi liminale chiedendomi se fosse il caso di leggere i Tarocchi a proposito di una nuova conoscenza: ricevuta la visione di una veggente zingara seduta al suo tavolo di divinazione e vestita di uno scialle con cappuccio ricco di colori sgargianti ( verde e scarlatto, se ricordo bene ), seguita da quella di un Mago vestito di verde che accendeva una candela sopra un Altare. Il consiglio implicito era chiaramente di procedere alla lettura, che avrei eseguito poco dopo.
Ore 21.37-22.10
Letture: Ann Marston, " Il re d'occidente ", secondo libro de " La saga della Spada delle Rune ", Ed. TEA, 15 pg.
Ore 22.10-22.27
Preso antibiotico.
La lettura degli Arcani Maggiori, eseguita secondo il semplice metodo delle tre carte, ha dato il seguente risultato: - Sole ( negativo ), Ruota della Fortuna ( negativo ), Imperatrice ( negativo ). "
La lettura può essere interpretata come segue: - Venite da percorsi radicalmente differenti, e tu in particolare hai attraversato, negli ultimi tempi, una notevole quantità di disagi, e conseguentemente ciò che richiedi non potrà mai corrispondere, se non in negativo, a quanto riceverai; la situazione, insomma, può essere solo fomite di confusioni e di incomprensioni reciproce, meglio lasciare perdere. -
Ore 22.27-23.15
Pausa di grande ristoro.
Ore 23.15-2.05
Stesura di questo articolo.
Preghiera a Khephra dal Liber Resh.
Esecuzione del RMBP.
Recitazione rituale dei " Versi aurei " di Pitagora.
Ore 2.29
Buonanotte!
Il CD del giorno: Death, Scream Bloody Gore.

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