lunedì 10 novembre 2008

Diario dal Ritiro Magico: 17/09/08

" For pure will, unassuaged of purpose, delivered from the lust of result, is every way perfect. "
[ Aiwazz/Crowley, Liber AL vel Legis, I, 44 ]


Ore 8.45-8.55
Colazione con cappuccino caldo.
I ponderosi scritti di Martin Heidegger costituiscono la firma posta dalla filosofia sulla rinuncia alle platoniche " cose di maggior valore ", e al conseguente sprofondamento nella più assoluta materialità da parte dell'intero Occidente.
Orazione a Ra dal Liber Resh.

Ore 8.55-11.00
Al lavoro!
I filosofi mi hanno insegnato ad avere delle idee, gli occultisti a mantenermi stabile in esse.

Ore 11.00-12.20
Portato a termine lo studio dello struggente Secondo Movimento della Sonata K.V. 333 di W.A. Mozart, iniziato quello del terzo.
Sono infinitamente grato alle persone che se ne occuparono, per avermi insegnato la diteggiatura classica per eseguire la scala musicale, che trovai subito più sciolta e comoda di quella precedentemente da me ideata, e che faceva uso soltanto di pollice e indice, invece che di tutte le dita: in cambio, le stesse si premurarono di distruggere qualunque forma di entusiasmo da me provata per la materia, nonché di sradicare in me qualunque forma di conseguimento indipendentemente ottenuto. ( Ma è pur vero che io ero una testa ben dura! )
Orazione ad Aathor dal Liber Resh.
Stesura della prima sezione di questo scritto.

Ore 12.20-13.00
Letture.

Ore 13.00-15.10
Orazione " Will ".
Pranzo a base di: spaghetti col sugo di pomodoro, carne con sugo di pomodoro.
In seguito al pasto, sono sprofondato nel sonno, che ha inficiato ogni possibilità rituale, rendendo impossibile anche l'attuazione del RMBP e della lettura rituale serale dei Versi aurei.

Ore 15.10-20.00
Al lavoro!
Stesura di questa seconda sezione dell'articolo.
Orazione a Tum dal Liber Resh.

Ore 20.00-22.27
Orazione " Will ".
Cena a base di: pollo bollito.
Tradotta e riportata sul blog un'altra pagina del " Picatrix ". ( La traduzione è ancora in fase sperimentale ).
Riportato sul blog il Capitolo VII del Libro di Enoch.
Letture.

Ore 22.27-23.00
Pausa di grande ristoro.

Ore 23.00-23.59
Stesura di questa sezione dell'articolo.
Negli ultimi anni di vita di Schopenhauer, specialmente procedendo nella lettura dei " Parerga ", si nota un allontanamento da parte del filosofo dalle tradizioni induiste, per un maggiore interesse a metodiche spirituali più vicine all'occidente. Per correggere la rotta, e riportare nella filosofia occidentale l'energia vitale e l'essenza spirituale della Bhagavad Gita, Friedrich Wilhelm Nietzsche reintrodusse il concetto di Volontà, ma aggiungendo: di potenza.
Orazione a Khephra dal Liber Resh.
Da Socrate al Bruno, chi avesse fatto della propria vita professione di libero pensiero, veniva generalmente condannato a morte; oggi ci si limita a deriderlo, od, eventualmente, a prenderlo a calci. Il lettore è libero di giudicare quale delle due sorti fosse la più nobile, nonché quale la maggiormente privilegiata.
La stesura di questo articolo viene interrotta qui a causa di problemi tecnici intercorsi.

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